Marzo 19, 2024
Il biodistretto dei Monti Sicani protagonista a Sanlorenzo Mercato di Palermo
Un intero comparto produttivo approda per due giorni a Sanlorenzo Mercato con tutto il suo carico di bontà: si tratta del Biodistretto dei Monti Sicani, che da Sambuca a Contessa Entellina, fino a Caltabellotta e Giuliana, raccoglie bontà gastronomiche come olio, vino, pasta e formaggi, ma anche tante delizie, uniche per lavorazione, come le minne di vergine e i biscotti a cavigghia.

Un intero comparto produttivo approda per due giorni a Sanlorenzo Mercato con tutto il suo carico di bontà: si tratta del Biodistretto dei Monti Sicani, che da Sambuca a Contessa Entellina, fino a Caltabellotta e Giuliana, raccoglie bontà gastronomiche come olio, vino, pasta e formaggi, ma anche tante delizie, uniche per lavorazione, come le minne di vergine e i biscotti a cavigghia.

L’appuntamento è per sabato 14 e domenica 15, quando il Mercato sarà il regno dell’iper-bio, accogliendo in degustazione una selezione dei migliori prodotti biologici dalle più importanti realtà produttive dei Borghi Sicani. A fare da capofila del biodistretto è Sambuca di Sicilia, comune insignito nel 2016 del prestigioso riconoscimento di Borgo più bello d’Italia, aggiudicandosi il titolo di Borgo dei Borghi con i suoi seimila abitanti.

Domenica 15 aprile alle 12 sarà proprio una delegazione del Biodistretto a raccontare le peculiarità del progetto volto a valorizzare la cultura del biologico. A confronto l’assessore all’Agricoltura ed attività produttive del Comune di Sambuca di Sicilia e direttore del Biodistretto Giuseppe Oddo, Antonella Murgia, presidente del Biodistretto e produttrice con L’Antico Frantoio di olio e vino, e diversi produttori del comparto.

Tra i grandi protagonisti del weekend sicano ci sono dolci come i “biscotti a cavigghia” e la “Minna di vergine”. Realizzati con farina di grano duro, olio evo, zucchero e uova, i biscotti a cavigghia affondano le loro origini nella notte dei tempi, espressione di una tradizione che ormai da secoli si tramanda di madre in figlia.
Fiore all’occhiello della produzione dolciaria, la “Minna di vergine” è il dolce tipico di Sambuca che ha ricevuto il riconoscimento di Prodotto Agroalimentare Tradizionale (Pat) dal Ministero delle Politiche Agricole. È un composto di pasta frolla, crema di latte, zuccata, gocce di cioccolato, cannella e impreziosito all’esterno dalla diavulina (palline di zucchero colorato). Ma ci saranno anche la ricotta, la vastedda del Belice, l’olio evo e il vino, con le degustazioni gratuite.
A fare da capofila del Biodistretto sin dalla sua costituzione nel 2017 è Sambuca di Sicilia, borgo più bello d’Italia 2016, e poi Giuliana, Contessa Entellina e Caltabellotta. Altri comuni della zona hanno già chiesto di aderire.

“Il Biodistretto vuole essere la base per una strategia economica del Parco dei Monti Sicani, volta a produrre e organizzare le qualità agroalimentari, e non solo – spiega Giuseppe Oddo, assessore all’Agricoltura ed attività produttive del Comune di Sambuca di Sicilia. “Riteniamo – prosegue – che promuovere la cultura del biologico sia uno dei percorsi attuabili per lo sviluppo economico e turistico di una zona come la nostra da sempre vocata ad un’agricoltura di qualità”.
Sambuca si trova a pochi chilometri dal mare di Menfi, da Sciacca e dal parco archeologico di Selinunte, vanta una storia antica, che affonda le radici negli anni della dominazione araba, secondo le fonti storiche a fondarla fu l’emiro saraceno Zabut, che proprio su quella collina decise di costruire il suo castello.

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