E’ nata nel 1994 in Sicilia, ai piedi dell’Etna, con un piccolo laboratorio artigianale per la produzione di cere per epilazione e un’unica grande filosofia…
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La misura Resto al Sud gestita da Invitalia per incentivare nuove attività giovanili con il 35% di fondo perduto e il 65% di finanziamento a…
È la siciliana Natura Iblea l’impresa agricola italiana con il miglior livello di welfare aziendale.
Ad attestarlo è il Rapporto 2018 di Welfare Index PMI, presentato questa mattina al Salone delle Fontane di Roma, che vede Natura Iblea al primo posto della categoria Agricoltura e le assegna il riconoscimento di Welfare Champion.
Il Rapporto annuale di Welfare Index PMI è l’indagine più completa sul welfare in Italia. Le oltre 4 mila imprese che hanno aderito a questa terza edizione vengono classificate con valutazioni da 1W a 5W, il rating che misura l’azione delle piccole e medie imprese italiane nel welfare, in 6 diversi settori produttivi. L’obiettivo dell’indagine è quello di valorizzare la centralità del welfare nella vita quotidiana delle aziende, dei lavoratori e delle loro famiglie, con la convinzione che migliorare il benessere aiuti la produttività.
Due anni fa, l’11 aprile del 2012, ha ricevuto la ‘visita’ di Mario Messina Denaro, cugino della primula rossa di Cosa Nostra, Matteo. Era venuto a proporle un affare
a cui non poteva dire no. Ma Elena Ferraro, giovane imprenditrice di 35 anni, non ha avuto dubbi. Si è recata in Questura e ha denunciato tutto. Un anno dopo sono arrivati gli arresti. La sua è la storia di una ribellione di una donna in una terra difficile, quella che ha dato i natali al capo di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro: Castelvetrano (Trapani).
L’antimafia crea disoccupazione? Sembra essere questa la conclusione cui giunge il sindacato che ha tenuto a Palermo un convegno dedicato alla gestione dei beni confiscati…
ROMA – Il 2013 doveva essere l’anno dei tagli e dei risparmi. Invece la spesa pubblica in Italia è rimasta ancora una volta su livelli…
A distanza di qualche settimana, si è verificato oggi l’ennesimo atto intimidatorio indirizzato alla famiglia di Vincenzo Liarda e recapitato alla moglie, residente nel Comune…
Antiracket, appello della Fai agli imprenditori calabresi: fare la propria parte prima che sia tardi
Si è tenuta oggi, presso il Tribunale di Catanzaro, l’udienza preliminare del processo scaturito dall’Operazione Magnete che vede alla sbarra buona parte del clan Cicero-Perna per aver imposto una capillare pressione estorsiva a commercianti ed imprenditori di Cosenza.
E’ un fenomeno preoccupante che sta raggiungendo in provincia di Ragusa livelli insopportabili. Vittime soprattutto gli imprenditori in difficoltà economiche che, spesso, si ritrovano con…
Questa è una sintesi della conversazione con Giuseppe Pignatone pubblicata nel volume di Limes 10/13 “Il circuito delle mafie”. Esiste la mafia a Roma?La risposta…
“Oggi in Calabria c’è chi consente i Sacramenti ai criminali, parrocchie che, da costoro, vengono sovvenzionate e malavitosi che sorreggono Santi e Madonne nelle processioni i quali si tramandano, di generazione in generazione, il diritto a portare sulle proprie spalle l’Immagine Sacra”.
ROMA – “In tema di applicazione di misure coercitive in relazione al delitto” di associazione di stampo mafioso, “la partecipazione dell’indagato a episodi di estorsione…
Una carta giovani “innovativa” che mette insieme la necessità di agevolare i ragazzi nell’accesso alla cultura, ai servizi, al commercio e il sostegno ai commercianti che hanno detto ‘nò al pizzo. Tutto questo è rappresentato da Sparagnamm.it, la piattaforma voluta dal Comune di Napoli e, in particolare, dall’assessorato ai Giovani che vede la collaborazione della FAI (Federazione Antiracket Italiana), della Federconsumatori Campania, dell’Anci Campania e dell’Anci Giovane.
La polizia scriverà con l’Assemblea regionale siciliana il disegno di legge anticorruzione. Lo rende noto il presidente della Commissione Affari istituzionali dell’Ars Marco Forzese che ha incontrato il questore di Palermo Nicola Zito: «Mi collaborerà – spiega – nella stesura del testo che intendo fare approvare in commissione già nei prossimi giorni».Al centro del confronto di oggi, riferisce il deputato, la possibilità di far sospendere dall’incarico parlamentare coloro i quali si trovassero indagati per reati contro la pubblica amministrazione commessi durante il mandato elettorale ed in funzione del potere politico che ne deriva. «Con il questore Zito – aggiunge il presidente della Prima commissione – valuteremo, assieme agli uffici dell’Ars e della Polizia di Stato, le norme che esulano ovviamente dalla materia penale e processuale, per stabilire come sospendere chi si trova sotto indagine per corruzione, concussione, malversazione, peculato ed altri reati analoghi».
Una riduzione del 10% dell’attività economica a livello locale produce un aumento del 6% dei furti e del 10% per le estorsioni: nessun effetto invece…
È il turno di Nino Amadore alla rassegna “Il Sasso in bocca”,organizzata dalla cooperativa sociale I-Chora e dal coordinamento reggino di Libera, associazioni, nomi e…